La Storia degli Squallor e gli Squallor nella Storia di Napoli

Gli Squallor sono oggi, più che negli anni '70, presenti nelle serate dei giovani napoletani.

Formatisi nel 1971, erano un gruppo di professionisti super, ognuno con una personalità diversa e forte. Il gruppo era composto da Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti ed Elio Gariboldi, che lasciò il progetto nel 1972. Altri membri occasionali si unirono al gruppo, tra cui Gianni Boncompagni e Gigi Sabani. La voce di Totò Savio era così personale e amata da renderla praticamente insostituibile.

La decisione di formare il gruppo fu ispirata dal film “Il mio amico il diavolo” del 1967. In particolare, il brano “Bedazzled” dei Drimble Wedge and the Vegetation ispirò lo stile che caratterizzò l’intera produzione degli Squallor: musica che accompagnava un testo recitato con tono distaccato.

Il nome “Squallor” nacque dal desiderio di Daniele Pace di “napoletanizzare” tutto per entrare in comunione con i suoi compagni napoletani, Totò e Alfredo. Il termine “squallore” rifletteva il senso di molti argomenti sociali che volevano trattare, e divenne “Squallor” nel napoletano di Daniele.

Nonostante la mancanza iniziale di promozione diretta e l’inevitabile censura radiofonica, gli Squallor ottennero un notevole successo di pubblico. Il loro maggior successo commerciale fu l’album “Tocca l’albicocca” del 1985, che conteneva il singolo “USA for Italy”, una parodia del progetto “USA for Africa”.

Tra i temi ricorrenti della loro produzione, va menzionato Pierpaolo, un personaggio viziato che viaggia per il mondo sperperando i soldi estorti al padre minacciandolo di rivelare i suoi loschi affari. Il personaggio fu utilizzato anche in una serie di gag televisive, interpretando il personaggio del Professor Pisapia e facendo il verso alle comunicazioni via radio delle pattuglie della Polizia.

La formazione originale era composta da Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi (principale paroliere del gruppo), Alfredo Cerruti (la “voce narrante”). Nonostante non si siano mai esibiti pubblicamente e la censura da parte delle radio, gli Squallor hanno riscosso un notevole successo pubblicando 14 album in studio e 21 raccolte.

Nel corso degli anni, gli Squallor hanno ispirato diversi cantautori, a cominciare del compianto e amatissimo Federico Salvatore. Ma non sono pochi i cantanti giovani che dichiarano la loro ammirazione e simpatia per gli Squallor, tra i tanti Roberto Colella.

Roberto Colella amante degli Squallor Sta Lunajpg